credits: Carlotta Artioli
Diritto Idee Persone
Bibliografia
- Il diritto pena le dei marchi. Studi, Giuffrè, Milano, 1962
- La colpa per inosservanza di leggi, Giuffrè, Milano, 1965
- Il reato come azione. Critica di un dogma, Giuffrè, Milano, 1971
- Corso di diritto penale, 1ª ed., I, Nozione, struttura e sistematica del reato, Giuffrè, Milano, 1995 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Corso di diritto penale, 2ª ed., I, Le fonti. Il reato: nozione struttura e sistematica,Giuffrè, Milano, 1999 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Corso di diritto penale, 3ª ed., I., Le norme penali: fonti e limiti di applicabilità. Il reato: nozione, struttura e sistematica, Giuffrè, Milano, 2001 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Diritto penale, parte generale, Giuffrè, Milano, 2002, (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Manuale di diritto penale, parte generale, Giuffrè, Milano, 2004, (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Manuale di diritto penale, parte generale, Giuffré, Milano, 2006 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Manuale di diritto penale, parte generale, Giuffré, 2009 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Diritto penale in trasformazione, Giuffrè, Milano, 1985, (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Studi di diritto penale, Giuffrè, Milano, 1991. (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Codice penale commentato, IPSOA, Milano, 1999, vol.I-II, pp.2456 (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Codice penale commentato. Appendice di aggiornamento, IPSOA, Milano, 2000, (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Giustizia e politica tra difesa sociale e garanzie, Edizioni Comedit, Milano, (in collaborazione con C. Smuraglia)
- Irretroattività e retroattività nella materia penale: gli orientamenti della Corte Costituzionale. Cinquanta anni della Corte costituzionale della Repubblica italiana, in Diritto penale e giurisprudenza costituzionale, a cura di Giuliano Vassalli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2006
- Codice penale commentato. Appendice di aggiornamento, IPSOA, 2006, (in collaborazione con Emilio Dolcini)
- Sistema penale e “sicurezza pubblica”: le riforme del 2009, IPSOA, 2009, (a cura di S. Corbetta, A. Della Bella, G.L. Gatta)
Figlio dell’avvocato Gustavo Marinucci, Giorgio Marinucci prosegue la carriera del padre iscrivendosi alla Facoltà di Giurisprudenza La Sapienza. E’ compagno di corso di Stefano Rodotà e Giuliano Amato.
Dopo la laurea lascia Roma per Milano, dove inizia a collaborare come avvocato con lo studio legale di Giacomo Delitala, professore di diritto penale.
Su suggerimento del Delitala inizia la carriera accademica, diventando professore ordinario di diritto penale nel 1967 all’Università di Sassari. Successivamente si sposta a Ferrara, Pavia ed infine a Milano dove diventa professore ordinario alla Statale di Milano. Qui diventa anche direttore dell’Istituto di diritto e procedura penale e stringe amicizia con Cesare Pedrazzi.
Durante la sua carriera Giorgio si dedica allo studio e all’approfondimento dei temi più importanti di diritto penale, tra cui la teoria generale del reato, la riforma del sistema penale italiano e la politica criminale.
Attraverso la comune conoscenza di Cesare Pedrazzi conosce Emilio Dolcini, con cui firmerà il Manuale di Diritto Penale e altri volumi.
Con Emilio si instaura un rapporto che va ben oltre la collaborazione didattica e la ricerca, ma un rapporto umano profondo e di comunanza affettiva.
Giorgio ama come pochi la sua professione, non solo nella componente di ricerca, ma anche nell’insegnamento: le lezioni in cui è stato sostituito si contano sulle dita di una mano.
Le sue lezioni hanno un taglio semplice perché tutti devono comprendere appieno il diritto penale, le interrogazioni sono tenute nella forma di conversazioni gentili e garbate introdotte dal “ci parli di…”.
Il suo studio in via De sanctis è un coacervo di libri caotici e disordinati, la sua calligrafia ricalca quella di un glossatore delle origini con caratteri sempre più piccoli inclinati verso il basso.
Il suo aforisma preferito “nulla di nuovo sotto il sole” invita a domandarsi, di fronte ad ogni novità ritenuta tale o proposta presentata come una scoperta, in quali parti possa essere scomposta per rintracciarne le origini e studiare cosa ne hanno detto i saggi del passato e i maestri di adesso.