credits: Carlotta Artioli
Lei è Nasrin Sotoudeh, avvocata iraniana impegnata nella difesa dei diritti umani e insignita del premio dell’Avvocatura Italiana da parte del CNF lo scorso 15 dicembre.
Nasrin è stata arrestata durante il funerale di Armita Garavand, la ragazza sedicenne vittima della polizia morale per “non aver indossato il velo”.
Condannata a 38 anni di prigione e 148 frustate Nasrin viene liberata su cauzione il 15 novembre 2023, in attesa di essere di nuovo giudicata.
Nasrin fa parte degli oltre 70 avvocati che in Iran esercitano la loro professione in condizioni di pericolo.
Visto che oggi ricorre la Giornata Internazionale degli Avvocati in Pericolo, dedicata quest’anno ai colleghi iraniani, dedichiamo a loro l’ottava uscita della rubrica Diritto Idee Persone.
La giornata è stata istituita il 24 gennaio in ricordo del massacro di Atocha del 1977 in cui 5 avvocati giuslavoristi vennero assassinati a Madrid, in Calle Atocha 55.
Ogni anno si celebra questa giornata per ricordare tutte le avvocate e avvocati che si espongono quotidianamente al pericolo nell’esercizio della loro professione.
In base ai report dell’Osservatorio, Cina, Iran, Honduras, Filippine, Colombia, Messico, Pakistan sono i paesi meno sicuri dove esercitare la professione.
Il nostro pensiero va ai colleghi che ovunque nel mondo, ogni mattina si svegliano e – nonostante le minacce, intimidazioni, torture e violenze – scelgono la via della giustizia.
Il nostro ricordo va a quanti hanno pagato con la vita il prezzo di garantire il diritto di difesa ai propri assistiti e di esercitare la professione con indipendenza e autonomia.